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Tifa Lecce sin da bambino, ci ha giocato contro lo scorso anno e avrà l’opportunità di rifarlo, da capitano, il prossimo 5 luglio.
Parliamo di Martin Prantl, giovane tifoso giallorosso che la scorsa annata ha vestito la maglia del Sinigo e dalla prossima stagione difenderà i colori del Postal, società di terza categoria.

Giocare nello stesso rettangolo verde con i propri idoli il 17 luglio 2021 è stato un sogno per lui, che tra una settimana potrà ripetere quest’esperienza affrontando il Lecce nella prima amichevole pre-stagionale in quel di Folgaria. Non capita spesso un’opportunità del genere, così abbiamo intervistato Martin per raccogliere tutte le sue emozioni.

-Ciao Martin, come nasce la tua passione per il Lecce?​

​“Il primo ricordo da appassionato del Lecce è di quando da bambino stavo collezionando le figurine Panini e mi sono soffermato sulla pagina del Lecce, innamorandomi di quei colori. I colori giallorossi. È da quel momento in poi che il Lecce ha avuto un tifoso in piú al nord Italia, ai confini del nostro Bel Paese.

Per me a scuola era una lotta giornaliera con miei compagni, tifosi di Milan, Inter e Juve. Il mio piccolo Lecce contro le grandi.​ Qualche anno dopo mio padre mi ha portato a Brescia, era la stagione 2003/2004, durante la striscia positiva in trasferta del girone di ritorno, con Chevanton che segnò su punizione.

Mi ricordo come se fosse ieri. Da quel momento in poi tante trasferte con i salentini residenti al nord. In tutti questi anni sono nate in curva molte amicizie, bellissime, e una di queste è con Massimo De Gaetanis il quale sará al mio fianco, come accompagnatore, nell'amichevole dell'US Postal Calcio con la nostra squadra del cuore. Anche per lui è un sogno.​“

​-Ripercorrendo la tua esperienza avvenuta lo scorso anno in occasione dell’amichevole col Sinigo, che ricordi hai di quella partita? Com’era nata l’opportunità di giocare col Lecce?Hai qualche retroscena da raccontarci?​

​“Lecce-Sinigo 13-0 é stato il giorno piú bello della mia vita, nonostante il risultato. Ma non c'era nient'altro da aspettarsi.

Del Lecce dell'anno scorso mi ha impressionato soprattutto la supremazia nel gioco aereo (7 dei 13 gol sono stati segnati di testa) e la capacità di creare superiorità numerica​ sulle fasce. A centrocampo non hanno mai provato il numero, ma sempre la giocata semplice.
Una cosa che ho notato particolarmente, è la voglia di fare, soprattutto di elementi che non venivano considerati "titolari". Parlo in particolare di Paganini (autore di 4 gol), Bjarnason (doppietta da difensore) e il giovane Burnete della primavera. Per giocatori come loro, partite come queste, sono importantissime per farsi notare.​ Ho constatato anche come l’US Lecce​ curi tutto nei minimi dettagli con tanta gente che lavora nelle retrovie per aiutare il mister e la squadra. Lo staff del Lecce è enorme.

Terminata la partita, passata la tensione, ci siamo goduti anche la possibilitá di stare vicino a Meccariello, Coda, Paganini, Mancosu e Lucioni. Un gruppetto di grandi professionisti molto disponibile e sempre pronto a scherzare.”

​-Hai seguito il Lecce questa stagione? Che emozione è stata la promozione?​

​”Quando non avevo impegni calcistici ho seguito ogni singola partita del Lecce con qualche trasferta al nord e le altre davanti alla TV. È stato un anno particolare per me, perché in un certo senso ogni volta che vedevo i calciatori in TV, il pensiero mi portava indietro nel tempo a quel fantastico 17 luglio 2021, il giorno dell'amichevole Lecce-Sinigo.

Per un semplice calciatore come me è stato indescrivibile affrontare campioni del calibro di Hjulmand, Coda o Lucioni.​
Stagione sicuramente piú che positiva, trascinata da un fronte d'attacco invidiabile. Vedere le giocate di Strefezza é qualcosa di straordinario. Per me, al momento, é il miglior giocatore del Lecce ed é da tanto che non vedevamo nel Lecce un calciatore con questi numeri, a volte, da capogiro.”

-Sei il nuovo capitano del Postal: conoscevi già questa squadra o sarà un’avventura del tutto nuova per te? Cosa puoi dirci riguardo al club?

​“Sarà un'avventura completamente nuova per me e non so cosa aspettarmi. La societá nel 2020/2021 militava nella 2a categoria altoatesina, purtroppo però per il campionato 2021/2022 non è riuscita ad iscriversi al campionato. Ora, dopo un anno di stop, bisogna ripartire dalla 3a categoria. Il fatto di riprendere proprio con un‘amichevole di lusso come quella contro il Lecce, darà sicuramente stimoli importanti all'intero ambiente. In un certo senso il 05/07/2022 è un giorno di festa per il paese di Postal (Bolzano). Ed é giusto che sia così. Si sta scrivendo la storia di questo piccolo club, affrontando per la prima volta un club di Serie A.”

-In merito all’organizzazione dell’amichevole col Lecce, c’è il tuo zampino? Hai mantenuto i contatti con i giallorossi? Parlaci dell’emozione in vista dell’ormai prossima amichevole

“​L'organizzazione dell'amichevole dell'anno scorso é stata esemplare, sia da parte del Lecce che da parte nostra del Sinigo, tra tante difficoltà legate al Covid e ai relativi tamponi. L'esperienza accumulata ha facilitato molto l'organizzazione dell'evento di quest'anno, soprattutto con il Team Manager Claudio Vino, con il quale ho un ottimo rapporto. Lui é il “grande tuttofare” del Lecce. Ho cercato di dare una mano a lui il piú possibile, con professionalità, disponibilità e soprattutto tanta gioia.

Sará interessante vedere soprattutto i nuovi arrivi ossia Frabotta e Ceesay.
L'anno scorso mi ha impressionato lo stile di gioco in porta di Gabriel. Posizionato sempre molto alto, dirigendo a voce alta la sua difesa e giocando spesso il pallone con i piedi. È come un difensore aggiunto. Sono curioso di vedere cosa possiamo aspettarci da Brancolini, soprattutto se ha – seppur giovanissimo - la stessa personalitá di Gabriel.

In vista dell'amichevole di quest' anno l'obiettivo è di non mollare negli ultimi 15 minuti come l'anno scorso, quando abbiamo incassato 5 gol.
Per il Postal sarà fondamentale scendere in campo in modo ordinato, chiudendo gli spazi a centrocampo e non far arrivare gli esterni al cross, dove il Lecce - come detto – in quella posizione è devastante.​ ​

Ormai manca poco. Non vedo l'ora di scrivere il secondo capitolo del grande sogno della mia vita. Affrontare il Lecce, la mia squadra del cuore.”

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